Una delle tue proprietà è attualmente sfitta e inutilizzata, ed è da anni che pensi di fare qualcosa per renderla profittevole. I costi fissi sono salati e quelli di manutenzione sono un’incognita da tenere sempre in conto, ma non prendi in considerazione l’ipotesi di vendere: si tratta di un patrimonio di proprietà della tua famiglia a cui sei magari legato da un vincolo affettivo fatto di ricordi.
Consideri allora l’affitto, che ti sembra la migliore via da percorrere: un’entrata fissa capace di coprire i costi e generare ricavi, a cui si coniuga la possibilità di mantenere la proprietà e il controllo diretto sul tuo immobile.
Affittare casa può essere una decisione vincente, eppure in pochi conoscono le migliori strategie per massimizzare i ricavi e non incorrere in spiacevoli errori amministrativi e procedurali. Proprio perciò, in questo articolo, ti forniremo un pacchetto di informazioni di grande valore per ottenere il massimo dal tuo immobile affittato!
CONOSCI LA TUA PROPRIETÀ
Prima di tutto, se il tuo immobile è sfitto da molto tempo e non hai mai pensato di metterlo a frutto, potresti doverne valutare pregi e difetti in maniera oggettiva.
Affittare significa affrontare il mercato immobiliare e, se vuoi farlo con successo, dovrai considerare svariati fattori. Dagli eventuali interventi di valorizzazione e ammodernamento allo stato dell’impiantistica, dalla classe energetica al valore catastale. Inoltre è necessaria un’analisi del mercato circostante, per capire come posizionare e promuovere la tua casa. Può sembrare scontato, ma molti proprietari che non hanno mai avuto esperienza di locazione ignorano questo lavoro preliminare, che è difficilissimo compiere in autonomia e riassumere qui in poche righe. Per questo, ti consigliamo di contattarci per una consulenza più approfondita e ritagliata su misura sulla tua situazione ed esigenze. Possiamo affermare con sicurezza, però, che senza avere ben chiaro il valore del tuo immobile in ognuna delle due qualità sarà impossibile trovargli una collocazione sul mercato del suo livello.
EVITA I RISCHI
Il timore di tutti i locatori del mondo è quello di ritrovarsi a dover fare i conti con un inquilino inaffidabile e ritardatario nei pagamenti. Per quanto sia molto difficile trovare la formula per tutelarsi al 100%, si possono tuttavia mettere in pratica alcuni consigli per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli. Anche in questo caso, il fai da te comporta l’esposizione a rischi nettamente maggiori. Ogni agenzia immobiliare infatti determina un rigoroso flusso di verifiche a cui sottopone tutti i potenziali inquilini per analizzarne la solvibilità effettiva. Questi controlli passano per la richiesta delle ultime buste paga, se si tratta di un lavoratore dipendente, o della dichiarazione dei redditi per i lavoratori in proprio. Tutti strumenti che permettono di verificare se, almeno negli ultimi anni, il potenziale affittuario ha percepito con costanza un reddito.
Altro mezzo molto utilizzato è la richiesta di un deposito cauzionale di due o tre mensilità che è utile per due ordini di ragioni. In primo luogo, richiedendo una caparra, ci si tutela da eventuali danni che il potenziale inquilino potrebbe arrecare all’immobile. Sebbene non si tratti di cifre particolarmente ingenti, poi, il deposito cauzionale funge da deterrente, andando a responsabilizzare il locatario.
A CIASCUNO IL SUO… CONTRATTO!
Si fa presto a dire “affitto”. La legge ci mette a disposizione diverse tipologie di contratto di locazione, ognuna con i suoi vincoli, specificità e scadenze. Conoscerle ci permetterà di prendere in considerazione quella più adeguata alle nostre esigenze di proprietari.
Vediamole, in breve:
Locazione a canone libero - Si tratta del più comune e sottoscritto contratto d’affitto. Ha una durata di 4 anni, prorogabili automaticamente ad altri 4;
Locazione a canone concordato - Ha validità di 3 anni, rinnovabili alle medesime condizioni per altri tre ed è un contratto di locazione frutto di accordi tra associazioni di proprietari e di affittuari che stabiliscono, a seconda del mercato immobiliare di riferimento, un canone calmierato in accordo col Comune. Il locatore, in cambio, potrà beneficiare di innumerevoli vantaggi fiscali.
Locazione ad uso transitorio - Se, al contrario, opti per soluzioni meno impegnative in termini di scadenze, questa tipologia di contratto
Albearia
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Ilaria Alberti
Titolare dell'Agenzia Albearia
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